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Spettacolo vincitore del Premio de’ Servi
nell’ edizione 2018 del ROMA COMIC OFF

31 marzo - 10 aprile

DIREZIONE LAURENTINA

di Veronica Liberale
con: Fatima Ali, Simone Giacinti, Veronica Liberale, Francesca Pausilli, Antonia Di Francesco,
Daniele Antonini 

regia: Pietro De Silva

In una serata d’inizio autunno una guardia giurata, un giovane venditore ambulante afghano, un’elegante signora borghese, una ragazza incinta e sua madre si ritrovano sulla banchina della metropolitana di Roma. La giovane futura mamma ha un leggero malore, niente di serio , ma gli altri per soccorrerla perdono  l’ultimo treno e nel momento in cui risalgono  in superficie per uscire scoprono di essere rimasti chiusi dentro. La chiusura della metro coincide con l’arrivo di un brutto nubifragio, i telefonini non hanno copertura di rete e alle linee di emergenza nessuno risponde.

A tutto questo si aggiunge anche la notizia che il giorno dopo è stato indetto uno sciopero dei mezzi di ventiquattr’ore. I  malcapitati si vedono così costretti a passare la notte e il giorno seguente sotto la metro ma il destino ha in serbo per loro delle altre sorprese.

“Direzione Laurentina” è una favola metropolitana,  divertente e amara sulle moltitudini di storie e solitudini che popolano i mezzi pubblici , su una solidarietà apparentemente  sopita  che come i suoi protagonisti, aspetta il momento di tornare alla luce. E’ un omaggio a questa  finestra sul  mondo che  è la Metropolitana e a tutti coloro che si sono perduti all’interno del suo universo sotterraneo soprattutto attraverso le parole e gli occhi del personaggio di Teresa, capace di vedere e sentire, per gioco o necessità, presenze invisibili. E’ una commedia che vuole essere lo specchio dei tempi in cui viviamo in cui la paura del diverso, la diffidenza nei confronti dell’altro ,spesso fomentata dalla distorsione delle notizie e dalla fake news che continuamente alimentano odio, lo stress e gli impegni  quotidiani, il ritmo frenetico della vita, gli smart phone ci rendono in qualche modo soli e chiusi in noi stessi. Ed ecco i cinque protagonisti costretti dagli eventi a fermarsi, confrontarsi, rimettersi in gioco in un’ esperienza e in una serie di eventi ,che rappresentano per tutti una seconda possibilità, la possibilità che può nascere anche da un treno perso.

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