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Cartellone 2025/2026

Mario e Mario sono due gemelli eterozigoti.

La tradizione di dare al nipote il nome del nonno ha colpito anche la loro famiglia.

Sfortunatamente si chiamavano Mario sia il nonno materno che quello paterno...

"Meglio un giorno da leoni che cento anni da pecora." (Tazio)

"Meglio cento anni da pecora. A magnà e a beve." (Otello)

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Una vecchia bottega nel cuore di Roma.

E dentro un caos meraviglioso: mobili storti, quadri sbilenchi, dischi graffiati, libri che odorano di muffa e ricordi.

Non c’è anima viva. O almeno, così sembra...

Valerio, da piccolo, è stato balbuziente.

Laura e’ la vigilante muta che appare nel monitor di una banca.

Puo’ la parola avere la meglio su di un amore sgrammaticato?

Nella Napoli del Settecento illuminista, Aurora, figlia di un libraio, idealista e ribelle, racconta il suo incontro con Nunzia, lazzara, figlia dei vicoli di Napoli.

Le anime delle due donne vivono come in simbiosi.

Cosa succederebbe ad una famiglia napoletana, animata da continue beghe, se piombasse in casa un immigrato?

Uno di quelli che affrontano traversate per approdare in un paese nuovo, lasciandosi alle spalle la propria storia.

Un uomo e una donna, un marito e una moglie, vent’anni insieme, senza sbavature, senza incertezze.

Sembrerebbe filare tutto liscio tra i binari della consuetudine, di una monotona monogamia fino a quando...

24 ore è l’arco temporale di questo racconto: sei storie intrecciate da legami affettivi; un racconto, anche molto divertente, che, nello stile degli autori, ci invita a confrontarci attraverso un sorriso, su tematiche importanti.

Composto da diversi monologhi o dialoghi, del libro postumo di Mattia Torre, questo spettacolo racconta, con ironia e schiettezza, diversi aspetti della nostra vita come il traffico, la politica, la paura o la vita di coppia.

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Mario ha 15 anni, una cameretta tutta sua, una playstation, un sacco di dvd e scorte di muffin per sopravvivere un inverno.

Mario ha tutto quello che gli serve.

Per questo Mario si è chiuso in cameretta e non esce più.

Mario è un Hikikomori.

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